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VENTIMILA LEGHE SOTTO I MARI
Radio Cronache Rimate - Alberto Cavaliere (1897-1967)



Il professor Picard, genio romantico,
su un più moderno " Nautilus " vedremo
fra breve perlustrar, novello Nemo,
gl'ignoti abissi dell'Oceano Atlantico.

Bello è il progresso, nobile è la scienza,
che ci rende, più grandi e più evoluti:
« Nati non siamo a viver come bruti,
ma per seguir virtute e conoscenza ».

E invece di restar, come le piante,
là dove Dio l'aveva destinato,
l'uomo sfondò le porte del creato,
dietro il suo sogno sempre più distante.

E varcò mari, traforò montagne,
verso nuovi orizzonti ognor più anelo,
e trovò modo di solcar il cielo,
dominio già dell'aquile grifagne.

Ma, mentre prima un piccolo podere
bastava alla sua fame e alla sua sete,
oggi, nell'ansia delle nuove mete,
oggi che il mondo, senza più barriere,

è un campo sterminato che promette
più rigogliose messi al suo lavoro,
non trova il grano più, non trova l'oro
(non trova, ahimé, neppur le sigarette)

e misura il pan bigio sulle tessere,
frutto di queste età sterili e grame:
ogni conquista aumenta la sua fame,
la sua sete, il suo orgoglio e il suo malessere.

Ed oggi che ogni lembo della terra
conosce a menadito e n'è già sazio,
ecco che lancia nell'etereo spazio
la sua fame, i suoi sogni e la sua guerra.

Ha già mandato l'onde della radio
ad esplorar la luna ed i pianeti,
dove soltanto i sogni dei poeti
giunsero un giorno: è questo il primo stadio

della nuova conquista. O presto o tardi,
le bandiere stellate, indifferenti,
sventoleranno sui crateri spenti
della luna cantata dal Leopardi;

e fra i silenzi ermetici e profondi
sventoleranno del raggiunto Marte,
per esplorare il cielo in ogni parte,
per risalire verso nuovi mondi...

Bello, è il progresso: delle cose eterne
squarcia il mistero, sì, non discutiamo;
ma in fondo al nostro cuor noi rimpiangiamo
le ingenue fantasie di Giulio Verne.

(1947)