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"… è la volta dell'organo che si impone, perché una Chiesa senza un tale strumento, creato dal genio mistico dell'uomo, per rapire e sollevare gli animi in una atmosfera angelica, sarebbe una campana senza suono"

"Narrazione storica" – Memorie del Rev. sac. Girolamo Pietropaolo


L'organo della Chiesa di San Rocco – cenni storici.

Don Girolamo Pietropaolo, nel 1916, in accordo con la Congrega e con il Priore del tempo, Michele Avenoso, sente l'esigenza di dotare la monumentale Chiesa di San Rocco di un grande organo "come voce che armonizzasse con la bellezza e la vastità della Chiesa". Il 5 giugno 1917 il Rettore della Chiesa e il Priore impegnano la Ditta Bussetti di Torino alla sua costruzione.

Trascorsi due anni, a causa della guerra il 12 Gennaio 1919, riprendono i lavori di preparazione della cassa che dovrà contenere l'organo, I cui ornamenti furono affidati all'opera maestra dei fratelli Giuseppe, Girolamo e Michele Avenoso.

Il 23 Aprile 1919 il Bussetti inizia la sistemazione dell'organo e alla fine di Giugno dello stesso anno la Chiesa era arricchita da una nuova splendida opera.

Il legname, le travi, le colonne di ulivo che servirono per la costruzione della cantoria sono frutto dalla generosità del fedeli del tempo.

L'inaugurazione venne fissata per il giorno stesso della festa di San Rocco, già anticamente celebrata la terza domenica di Settembre e furono invitati per l'occasione i componenti della Filarmonica di Messina.

Il 21 Settembre 1919 il Maestro Tranvia dispiegò il suono dei 20 registri del nuovo organo.


Domenica 4 Settembre 2005, a distanza di ottantasei anni grazie anche all'impegno dell'Amministrazione Comunale una nuova inaugurazione, riconsegna ai fedeli e a tutta la cittadinanza la pregevole opera voluta da Don Girolamo Pietropaolo, in una Chiesa riportata a nuovo dal recente restauro conservativo, voluto dal compianto Rettore Rev. Sac. Eduardo Molina.


ORGANO ANTICO - CHIESA DI SAN ROCCO - CITTANOVA

Ubicazione

Sulla Cantoria dell'ingresso principale della Chiesa

Tastiera

A 56 tasti (D01 - SOL5) con prima ottava cromatica. Tasti diatonici in osso, tasti cromatici in legno

Pedaliera

Diritta a leggio, formata da 27 pedali (D01-RE3), costantemente unita alla tastiera tramite tiranti in ferro

Registri

N. 20 azionati da pomelli in legno duro tornito, collocati immediatamente sopra la tastiera orizzontale

Alimentazione

Tre mantici a lanterna di cui uno tramite dei manticetti a soffietto è collegato ad un albero a collo d'oca per l'azionamento manuale

Facciata

Il prospetto è ripartito in cinque campate a cuspide con la maggiore in posizione centrale; canne di facciata assenti, disposte secondo lo schema 5-5-7-5-5, per un totale di 27 canne. La parte inferiore delle campate laterali e di quella centrale è costituita da griglie in legno, disposte verticalmente, apribili attraverso un sistema di leve esterno alla cassa.

Somiere

Somiere maestro a vento in legno noce, formato da 56 ventilabri e 19 stecche; tre somieri secondari di masseria, disposti sul fondo e sui lati del somiere maestro.

Trasmissione

Meccanica con bilancieri a rinvii e asticelle in legno per il manuale. Unione tastiera-pedaliera di tipo meccanico a bilancieri.




concerto dei maestri Gianluca Libertucci (organo) e Luciano Giuliani (corno)


Links:

le origini dell'organo a canne

Associazione Italiana Organisti di Chiesa

internet magazine on organ music and organ building