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NON VI CAPISCO UOMINI!
Radio Cronache Rimate - Alberto Cavaliere (1897-1967)



Ad Abbazia un signore è finito all'ospedale, percosso dalla moglie inviperita, la quale si era accorta che egli, per accertarsi se i funghi foSSero mangerecci o velenosi, con varie scuse li faceva prima assaggiare a lei.

Non vi capisco, o uomini! La morte
vi terrorizza: appena v'è davanti,
sbarrate gli occhi, pallidi, tremanti,
chiedete aiuto, urlando così forte,
se vi rimane ancora un po' di fiato,
da disturbare tutto il vicinato.

Io non vi vedo correre sull'onde
- vili! - neppure quando il mare è bello;
e per salir su un solido vascello,
che vi conduca in non remote sponde,
pretendete per voi personalmente
almeno una scialuppa e un salvagente.

Se appena un raffreddore vi minacci,
fate ricorso alla penicillina;
quando sentite dir che s'avvicina
un'altra guerra, diventate stracci,
e studiate già, battendo i denti,
piani d'avventurosi sfollamenti.

Se poi, per caso, un uomo allampanato
vi dà la mano in segno di saluto,
correte a casa vostra e in un minuto
stroncate col fenolo o il sublimato
i presunti bacilli... Ebbene, voi,
dinanzi ai funghi, diventate eroi.

Nulla vi ferma: a un vago odor di funghi
dilatate le nari delirando,
v'affrettate a raccoglierli danzando
e, senza esami complicati e lunghi,
« Porcini! » urlate e in comitiva o singoli
li divorate in delicati intingoli.

Dinanzi alla crittogama fatale,
qualche volta il pensiero dell'avello
vi turba tuttavia; ma non è bello
(per poi finir lo stesso all'ospedale)
che, quando il dubbio amletico vi coglie,
giochiate con la pelle della moglie!