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PIOGGIA AUTUNNALE
Radio Cronache Rimate - Alberto Cavaliere (1897-1967)



E piove! Non c'è più, nel grigio sfondo
del cielo, che una volta senza luce,
da dove un ragno smisurato cuce
la sua liquida trama intorno al mondo.

Non fu l'estate che un fugace inganno,
col suo cielo, i suoi fiori, i suoi stupendi
sogni... Fa quasi freddo; tu rammendi
le mie maglie di lana dell'altr'anno.

Rammendi e taci. Piove. Io taccio e fumo.
La vita è assente, come nube immota.
Piove. Il mio cuore è una boccetta vuota,
da cui svanisce l'ultimo profumo.

Piove, piove... Non so, l'anima alloggia
come quel cielo un ragno smisurato.
Dov'è il mondo dei sogni? E' dileguato,
avvolto nella bruma della pioggia,

che lenta cuce intorno al mio cervello
l'implacabile rete che lo assilla.
Nevrastenia. Tu no, sei più tranquilla;
tu, dici: « Piove, comprerò l'ombrello ».