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Le Vie della nostra Emigrazione


Angelo Furfaro

Ritorno dall'Argentina (Angelo Furfaro e Josè Furfaro)



Omaggio a mio padre, Angelo Furfaro. Un Cittanovese nel mondo...
a cura di Josè Furfaro

Tra pochi giorni sarà un anno in più dei tanti da quando è morto mio padre. Anche se ero un giovanetto quando ha lasciato questo mondo, la motivazione nello studio è uno dei tantissimi altri molti valori che io ho avuto in eredità. Tuttavia, dopo avere studiato in diverse Università e Business School in America ed in Europa, in nessuno di questi siti di studio sono riuscito a superare quello che mio padre ha fatto nei suoi pochi anni di vita. Ha vissuto solo 35 anni.
Mio padre era un Cittanovese che lasciò il suo paese nell’anno 1950 per andare in Argentina. Fece ritorno nel 1964 al suo caro paese principalmente per ritrovare la sua famiglia, i suoi genitori e i suoi fratelli e sorelle, e poi di nuovo ritorna ad emigrare nel 1966 per la seconda volta con destinazione Argentina.
Mio padre era di importanti iniziative (intraprendente si direbbe oggi). Gestiva la raccolta dell’ uva nel vigneto della sua famiglia, nella sua cara Cittanova. Avviò una sua fabbrica di ceramiche, si dedicò all’edilizia con l’utilizzo di macchine per la costruzione delle case su vasta scala, un suo progetto per lo sviluppo di sedie moderne (conservo ancora il manuale dove ha ricavato le idee per gli modelli futuri di sedie). Queste sono solo alcune delle sue tante iniziative.
Mio padre era un grande creatore di relazioni (networking si direbbe oggi) con innumerevoli persone, senza distinzione di classe sociale o del colore della pelle. Sapeva trovare le parole giuste per ogni occasione e, cosa piú importante, aiutava personalmente qualunque conosciuto che avesse bisogno. Aiutava anche con le sue mani se fosse necessario.
Mio padre era un uomo di molta conoscenza (cultura si direbbe oggi), era in grado di ricordare il nome di un autore di un libro classico e anche di spiegare con una candela e una mela le orbite dei pianeti intorno al sole. Era in grado di parlare una lingua diversa dalla sua senza farsi notare il suo accento italiano pur avendo solo l'istruzione primaria.
Mio padre era una persona determinata e coraggiosa per la sua famiglia (con attitudine si direbbe oggi), era in grado di ottenere un colloquio e di parlare con il segretario di un ministero dell'educazione per risolvere una questione di validità degli studi per suo figlio
Potrei dire molto di più intorno al mio padre, pero solo voglio ricordare alcune cose. Lui e stato un autodidatta, un emigrante e soprattutto era... orgoglioso di essere Cittanovese.
Questo è il mio umile riconoscimento, sull’esempio del mio papà, esteso a tutti i Cittanovesi nel mondo che con il loro lavoro, i loro valori ed i loro affetti, hanno contributo ad una vita migliore per tutti noi, attraverso le loro iniziative, la loro attitudine, la cultura, la determinazione, il coraggio e sopratutto l’amore per la gente.