Nella Villa Comunale è collocato il monumento in bronzo ai soldati cittanovesi
caduti durante la Grande Guerra, opera artistica dello scultore e pittore, cittanovese, Michele Guerrisi
(Cittanova, 23 febbraio 1893 – Roma, 29 aprile 1963), insegnante di storia dell'arte all'Accademia Albertina di
Torino, dal 1924 al 1945, e dal 1946 titolare della cattedra di scultura all'Accademia di belle arti di
Roma, di cui divenne direttore nel 1952.
L'opera e` stata commissionata a Michele Guerrisi nel 1918 (Consiglio comunale, Delibera n. 66 del
21 novembre 1918), la cittadina all'epoca era amministrata dal sindaco Vittorio Perelli, e collocata nella
villa comunale di Cittanova nella prima decade del mese di luglio del 1924, quasi sei anni dopo dall'amministrazione
comunale guidata dal Commissario Prefettizio Attilio Bottari.
Nel mese di settembre dell'anno 1922 la versione definitiva della scultura venne presentata in occasione
dell'esposizione organizzata dal Comitato Regionale Amici dei monumenti e dell'arte, Società Mattia Preti
di Reggio Calabria, presieduta da Alfonso Frangipane.
L'altezza dell'opera è di metri 4.50, la tipologia è a cippo ed il soggetto è una figura di
soldato (fante).
Un bozzetto in gesso di quest'opera è custodito presso il comune di San Giuliano del Sannio (CB) a causa
della contemporanea esecuzione del momumento ai Caduti di quel comune; lo scultore Michele Guerrisi presentò per
la realizzazione dell'opera commissionata
due studi in gesso, il primo era l’esatta copia della Vedetta di Cittanova.
Duecentotrentotto soldati caduti, tanti sono i cittanovesi presenti nell’Albo d’Oro dei Caduti
e Dispersi della Grande Guerra decretato con il Regio Decreto del 22 novembre 1925. Duecentotrentotto uomini e
duecentotrentotto storie diverse; tanti soldati sono stati accomunati nello stesso giorno, nello stesso luogo,
dal medesimo destino. Duecentodiciotto, invece, sono i nomi presenti sui due
prospetti di questo monumento.
Tra le tante storie di guerra quella dei nove soldati cittanovesi che perirono tra atroci sussulti, per
l’effetto dei gas asfissianti degli austro-ungarici, all’alba del
ventinove giugno del 1916 sul Monte San Michele; una delle albe più tragiche per l'esercito italiano che
combatteva sui primi contrafforti del Carso.
L’alba del primo attacco con l'ausilio di gas effettuato sul fronte italiano, una miscela di cloro e fosgene.
Per colpire i soldati italiani tramortiti dai gas venefici i soldati austriaci fecero uso anche di
mazze ferrate.
Nel sito internet "luoghi.centenario1914-1918" l'opera è così descritta:
Monumento ai Caduti, opera di Michele Guerrisi
Base quadrangolare poggiante su tre ordini di gradini, con lati posteriore e destro incassati nella pietra e lati frontale e sinistro in aggetto ed interamente visibili. sulla superficie di quest'ultimi sono applicate lastre bronzee rettangolari con lettere a rilievo, e precisamente, l'elenco in ordine alfabetico di 131 caduti e 38 dispersi in guerra, e di 49 soldati morti a causa della guerra. sulla sommità della base si imposta la figura potente ed icastica di un fante a torso nudo; è in posizione eretta con i piedi appoggiati sulla roccia, ha la gamba sinistra tesa, quella destra ripiegata e la mano sul fianco sinistro. Il soldato è colto nel momento in cui osserva l'orizzonte, con sguardo fiero, in attesa del nemico; sulla testa ha l'elmetto, mentre con la mano destra regge la baionetta.
Nel passato, nella ricorrenza del "IV Novembre", il monumento era la meta del corteo dei
Cavalieri di Vittorio Veneto Cittanovesi, con le loro onorificenze, dopo la celebrazione della S.S. Messa in
memoria dei Caduti della Grande Guerra nella chiesa Matrice di Cittanova.
A cittanova sono stati decretati 216 reduci, residenti
nel nostro comune, con medaglia d'oro e croce greca.
Cinquantadue reduci, che non avevano i requisiti per poter ottenere l’Ordine di Vittorio Veneto, sono stati
insigniti della sola medaglia d'oro.
Foto ricordo dei Cavalieri di Vittorio Veneto con il sindaco dell'epoca, avv. Arturo Zito de Leonardis


