Cernatale: Vecchio laboratorio artigianale
fabbricazione zampogne, in disuso
Si tratta di un tornio arcaico, nel villaggio di Cernatale, azionato tramite un pedale, dove
un pezzo di legno a forma di tronco di cono viene fatto ruotare e scavato per mezzo di un arnese, detto sgurbia, allo scopo di ottenere il bossolo (busciola) della zampogna.
Il legno, di solito l' erica o l'albicocco, deve essere privo di nodi, tagliato da novembre a gennaio, durante la pausa vegetativa, ed opportunamente stagionato. I quattro pifferi
in legno che vengono inseriti nel bossolo, sono anch' essi fatti a mano. Il suono viene prodotto da un canna della lunghezza di pochi centimetri (zambaredda) inserita in ogni piffero.
L' otre, che viene gonfiata dal suonatore tramite una "cannozza", è ricavata da una pelle di capra estratta con sapiente maestria e per la perfetta riuscita tale operazione
deve essere eseguita solo nei mesi di agosto e settembre, infatti negli altri mesi la pelle dell' animale è inservibile poichè un insetto provoca in essa dei
piccolissimi buchi.
Onde evitare che la pelle si secchi il suonatore usava versare nell' otre, attraverso la cannozza, del vino non
prima di essersi accertato personalmente della bontà del liquido.
Otre di pelle per zampogna